I Vampiri di Helsinki sono tornati. E sono proprio veri vampiri, visto che per loro il tempo sembra non passare mai, nonostante l’anno appena trascorso abbiano abbiano festeggiato i trent’anni di carriera. “West End”, uscito a tre anni di distanza dall’ultimo lavoro della band finlandese, é accattivante come sempre, irrompe all’orecchio danzereccio e scanzonato, dando nuovo smalto al loro irresistibile goth ‘n’ roll.
Se Elvis avesse amato il goth, sarebbe stato un po’ come Jyrki 69. Non esiste forse al momento nel lato oscuro della scena musicale una band così divertente e godibile.
“West End” è un disco genuino e dirompente, dalle melodie orecchiabili, in cui la fanno da padrone le chitarre trascinanti e l’immancabile voce cavernosa dello scatenato frontman. Brani come “Black Orchid”, “Cheyenna” o “27 & Done” si prestano perfettamente ad essere annoverati tra i classici della band, che mantiene il suo stile senza annoiare.
Gli istrionici goth rocker nel corso del loro tour hanno fatto tappa a Parma per un’unica data italiana, alla quale ho avuto il piacere di assistere. Un concerto davvero trascinante, in cui i 69 Eyes hanno dato fondo a tutto il repertorio della band, divertendo il pubblico con incessanti riff gotici e soprattutto con la simpatia di Jyrki e le sue immancabili movenze alla Elvis.
La consueta travolgente autoironia degli ormai scafati Vampiri ha regalato al pubblico una ricca scaletta, fatta anche di classici come “The Chair”, “Lost Boys”, “Dance d’Amour”, da ascoltare e riascoltare insieme agli altrettanto validi brani del nuovo disco. Long live goth ‘n’ roll!